M. Maddalena Tuccelli

Non sono molti coloro che hanno personalmente visto in qual modo, sotto il torchio a mano, si tira l’esemplare, sempre unico, se si tiene conto che la lastra di rame è colorata (dipinta, in un certo senso) dall’artista volta a volta; così come volta a volta la copia dolcemente si svela dalla matrice di metallo.

In un vortice di segni cabalistici, circoli, semicerchi, punti, il bulino gioca la più complessa operazione che si conosca nelle arti figurative; una sintesi che richiede qualità, insieme, di orafo e di scultore. Il dosaggio dei colori, poi, condiziona le prospettive che il disegno originario solamente in parte esprime e raffigura.

Le luci dei colori che danno la profondità, i trapuntati che ammorbidiscono i piani e i volumi delle incisioni, rivelano l’identità di Maria Maddalena Tuccelli, un’artista che è pura, libera da ogni genealogia e quindi libera dai manierismi o dai ricorsi al già fatto.

Salvato Cappelli